Gesù é concepito nel seno di Maria vergine per opera dello Spirito Santo.

Lettura:

Nel sesto mese, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret, a una vergine, sposa di un uomo della casa diDavide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. entrando da lei disse: “ Ti saluto, o piena di grazia, il Signore é con te”.  A queste  ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’Angelo le disse: “ Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco tu concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà mai fine”.

Allora Maria disse all’angelo: “ Come é possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “ Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque Santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo é il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla é impossibile a Dio”.

Allora Maria disse: “ Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’Angelo partì da lei.

(Luca 1,26 seguenti)

Seconda lettura:

“Aquila divina, attirami a te!”

(S.Teresa G.B. MB 263)

Gli avvoltoi, immagini dei demoni, l’uccellino non li teme, non é destinato a diventare loro preda, bensì sarà preda dell’Aquila che egli contempla nel centro del Sole d’Amore. Oh Verbo Divino, tu sei l’Aquila dorata, io ti amo. Tu mi attiri, sei tu che, slanciandoti verso la terra dell’esilio, ha voluto soffrire e morire per attirare le anime fino al seno dell’intimità eterna della  Santissima Trinità, sei tu che, risalendo verso la luce inaccessibile dove soggiornerai sempre, resti pur sempre nella valle delle lacrime, nascosto entro l’aspetto di un’Ostia bianca… Aquila eterna, tu vuoi nutrire della tua sostanza divina me, povero esserino che rientrerei nel nulla se il tuo sguardo divino non mi desse la vita minuto per minuto. Oh Gesù, lasciami dire, nell’eccesso della mia riconoscenza, lasciami dire che il tuo Amore arriva fino alla follia… Come vuoi che, dinnanzi a questa follia, il mio cuore non si slanci verso di te? Come potrebbe avere limiti la mia fiducia? Per te, lo so, i santi hanno fatto anch’essi delle follie, hanno fatto grandi cose perché erano aquile.

    Credere all’amore di Dio per l’uomo e alla sua divina fedeltà;

    credere alla presenza e azione di Dio nella storia dei singoli, della società della Chiesa

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