E’ la visita della gioia e della grazia, dono di Gesù attraverso Maria Santissima.

Lettura:

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce : “ Benedetta tu fra tutte le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me? ecco, appena  la voce del tuo saluto é giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore.

(Luca 1, 39-45)

Seconda lettura

“La piccolezza e la fiducia”

(S.Teresa G.B. MB 260)

In quale modo può, un’anima imperfetta quanto la mia, aspirare a possedere la  pienezza dell’amore? Gesù, mio primo, mio solo Amico, tu che amo unicamente, dimmi, quale mistero é questo?

Perché non riservi queste aspirazioni immense alle anime grandi, alle aquile che roteano altissime? Io mi considero come un uccellino debole, coperto di un po’ di piuma lieve; non sono un’aquila, ho dell’aquila soltanto gli occhi ed il cuore perché nonostante la mia piccolezza estrema oso fissare il Sole divino, il Sole dell’ Amore, e il mio cuore prova tutte le aspirazioni dell’aquila…. L’uccellino vorrebbe volare verso quel Sole che affascina  gli occhi, vorrebbe imitare le aquile, sue sorelle che vede elevarsi fino alla divina dimora della Santissima Trinità…. Ahimé! Tutto quello che può fare, e sollevare le sue alucce, ma volar via, questo non é nelle sue piccole possibilità. Che ne sarà di lui? Morirà di dolore vedendosi così impotente? No! L’uccellino non se ne affliggerà nemmeno. Con un abbandono audace vuol fissare ancora il suo Sole Divino: niente gli fa paura, né vento, né pioggia, e se le nuvole pesanti nascondono l’Astro d’Amore, l’uccellino non cambia posto, sa che di là dalle nubi il Sole splende sempre, che la sua luce non si offuscherà nemmeno per un attimo.

    impariamo e pratichiamo la docilità di Maria alle buone ispirazioni (mozioni) dello Spirito Santo;

    imitiamo Maria, nell’iniziativa coraggiosa e nel servizio umile e gioioso dei fratelli e delle sorelle.

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